I telefoni cellulari e gli smartphone sono sicuramente gli apparecchi elettronici di maggiore interesse per i materiali preziosi e strategici che contengono.
Una tonnellata di schede elettroniche da smartphone a fine vita contiene in media 276 g di oro, 345 g di argento, 132 kg di rame; se si considerano poi altri componenti, come magneti e antenne integrate ad esempio, l’elenco si allunga con le terre rare (quali ad esempio neodimio, praseodimio e disprosio) che possono raggiungere 2,7 kg per tonnellata di smartphone.
In Italia la media pro capite dei telefoni cellulari è di 0,96, quindi siamo ormai vicini al traguardo di un cellulare a persona. A questo risultato è stato possibile arrivare anche perché nel 35% delle famiglie è presente almeno uno smartphone usato, mentre la media pro capite di cellulari dismessi è di 1,05. Si tratta complessivamente di 63,4 milioni di device, pari approssimativamente a 2,078 tonnellate. Più di una famiglia su tre ha ormai consolidato l’abitudine di regalare i dispositivi che non vengono più utilizzati invece di disfarsene, per un tasso di riciclaggio e di riutilizzo dei device pari al 75%: un risultato che consente di evitare l’immissione in atmosfera di 57,8 tonnellate di anidride carbonica e di 21.658 kilogrammi di altre sostanze tossiche. Il valore che risulterebbe dalla vendita dei metalli risparmiati grazie al riciclo dei cellulari usati, come oro, argento, palladio, platino e rame, è pari a 160,2 milioni di euro, e pone l’Italia in 12esima posizione rispetto ai 27 Paesi considerati dall’indice 2021 sui rifiuti elettronici derivati da telefoni cellulari realizzato da reBuy, società specializzata nell’acquisto e nella vendita di prodotti elettronici usati.
Ampliando il discorso a tutta l’Ue, reBuy ha anche indagato sui Paesi che riescono a risparmiare più Co2. «Questo equivale alla quantità totale di Co2 che verrebbe utilizzata per produrre l’equivalente numero di telefoni cellulari messi in commercio nel Paese – spiegano dall’azienda – e il peso totale di piombo, arsenico e mercurio negli smartphone dismessi in ogni paese, che se venissero smaltiti in modo improprio, si disperderebbe nel terreno». È in questa classifica che il nostro Paese si è piazzato al terzo posto dietro a Germania e Francia a livello Ue, con 21,658 kg di tossicità evitata.
Grazie per aver letto anche questo articolo di Metalblog.it!
Il nostro focus, in sintonia con il Gruppo Fiori, è esplorare l’economia circolare dei metalli attraverso molteplici punti di vista e approfondimenti, con un tono tecnico, oggettivo e divulgativo. Parliamo soprattutto di metalli e mercati, ma anche di sostenibilità e ambiente, innovazione e tecnologia.
Arrivederci a presto!
Buona lettura!