Nel campo della sostenibilità ambientale e del riuso, il riciclo dei metalli è un processo che occupa un posto molto importante, perché genera benefici per la tutela dell’ambiente ma anche per lo sviluppo economico. Non solo l’industria è il settore più interessato: anche l’edilizia, la chimica, la siderurgia e tanti oggetti in metallo (o contenenti metallo) che appartengono alla nostra vita quotidiana: ad esempio posate, accessori per i capelli, gioielli, pezzi d’arredamento, automobili, apparecchi elettronici come telefoni, computer, televisori, elettrodomestici…
Quindi il riciclo dei metalli consente di smaltire i rifiuti senza recar danno all’ambiente, risparmiare in termini di energia nelle fasi di produzione e dal punto di vista economico, dato che i costi di estrazione di un metallo sono nettamente superiori rispetto ai costi di recupero.
IL RICICLO, PER IL RECUPERO ENERGETICO
Qualsiasi metallo può essere riciclato per produrre ottimi risultati, non solo per quanto riguarda il riutilizzo del materiale stesso, ma anche in termini di recupero energetico: infatti produrre un metallo puro dal minerale è un ciclo energeticamente dispendioso. Se “rifondassimo” sempre i metalli utilizzati, limiteremmo le emissioni di CO2, evitando di aprire altre miniere nel mondo e risparmiando fortemente sull’attività di smaltimento.
I materiali più utilizzati e predisposti al riciclaggio contengono oro, argento e platino, in seguito ferro, acciaio, rame, ottone, alluminio e tanti altri – insieme alle cosiddette “terre rare”: si tratta di elementi chimici necessari nelle tecnologie più moderne, tra cui il lutezio e il cerio.
Lo smaltimento dei rottami segue un processo basato su una specifica separazione dei pezzi metallici: mediante l’utilizzo di potenti magneti, vengono separati i metalli ferrosi (es.: l’acciaio) mentre per metalli come l’alluminio la separazione avviene grazie all’uso di correnti elettroniche. Tutto questo avviene per valorizzare ogni singolo materiale e trasformarlo nuovamente in materia prima.
LE FASI DEL PROCESSO DI RICICLO DEI METALLI
A grandi linee, le fasi principali del processo di riciclo dei metalli ruotano intorno alla rifusione degli oggetti metallici. È un processo che si può ripetere all’infinito, ottenendo ogni volta un “metallo secondario” praticamente identico a quello di partenza.
- La prima fase è la rifusione: consiste nel mettere gli oggetti da riciclare in un forno per farli fondere; è un’operazione importante in quanto una errata conduzione del forno porterebbe ad un rischio di compromissione del metallo. Una volta liquido, il metallo viene estratto dal forno e conservato in apposite siviere o in forni di attesa per le conseguenti operazioni di colata;
- dagli oggetti così fusi si deriva un liquido da colare nelle lingottiere, in cui avviene la fase di solidificazione, ovvero la formazione di aggregati di “nuclei” destinati a moltiplicarsi fino a produrre particelle di dimensione sempre più grande;
- infine la laminazione, in cui il lingotto viene lavorato da rulli che lo modellano, lo schiacciano, allungano e sagomano.
Naturalmente il rispetto dell’ambiente coinvolge ogni fase del riciclo dei materiali, così da “raddoppiare” sia il valore del metallo riciclato, sia il valore del processo di riciclo in sé.
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