Sì, l’acciaio è riciclabile all’infinito! Non solo: l’acciaio è il materiale più riciclato al mondo. Quasi tutto il l’acciaio riciclato (99%) è un materiale di prima scelta, mentre quella rimanente (1%) viene recuperata come inerte per uso stradale.
L’acciaio si differenzia perché, anche dopo numerosi processi di riciclo, non vede sminuite le sue proprietà originarie. L’acciaio derivante da materiale di riciclo non mostra criticità o difettosità nelle sue proprietà, risultando così indistinguibile dal materiale “nuovo”. In pratica: dal riciclo di un asse in acciaio è possibile produrre un nuovo asse, sempre in acciaio, sempre con le stesse proprietà.
Il riciclo impedisce il consumo di altro petrolio necessario per la produzione di materiali da materie prime fresche di estrazione e comporta la diminuzione del carico ambientale, delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti.
Terminato il ciclo di vita di un’opera dove sono presenti elementi in acciaio, grazie alla facilità di separazione o disassemblaggio, questi possono essere riportati in fonderia e riprendere una “seconda vita”.
Nel gergo anglosassone questa caratteristica viene sintetizzata nel termine up-cycling, per distinguere l’acciaio dai materiali che sono soggetti a perdite di proprietà e impiegati in applicazioni di livello inferiore (down-cycling – come ad esempio la plastica, ecc.). Gli elementi in acciaio derivati da prodotti in dismissione (costruzioni, macchinari, veicoli, ecc.) sono facilmente raccolti e selezionati in funzione delle loro proprietà magnetiche.
Dunque l’acciaio non è soggetto a consumo, degrado, perché viene continuamente trasformato mediante i processi di riciclo. Ecco perché l’acciaio è considerato un “materiale permanente”, alla base dell’economia circolare.
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