In principio era il ferro
La comunità scientifica è abbastanza concorde nel ritenere il ferro uno dei metalli più abbondanti all’interno della Terra e uno degli elementi più comuni sul nostro pianeta. La logica conseguenza è che il ferro, nel tempo è diventato il metallo più utilizzato dall’umanità, ormai indispensabile come materiale da costruzione. Combinato con una certa percentuale di carbonio diventa infatti acciaio, le cui peculiarità di resistenza sono note ai più. Ma il ferro si sa trasformare anche in altro, se aumentiamo la percentuale di carbonio, la lega che ne scaturisce assume il nome di ghisa, composto particolarmente apprezzato nel campo dell’idraulica e che da qualche anno sta vivendo una seconda giovinezza come utensile da cucina.
Il ferro è vita
Ma non ci si può limitare a considerare il ferro come un semplice materiale da costruzione. Questo elemento è indispensabile anche per il nostro corpo perché consente la giusta ossigenazione delle cellule, data la sua caratteristica di favorire la produzione di emoglobina e globuli rossi. È anche un ottimo stimolante per le funzioni di organi come milza, fegato, intestino e midollo osseo. Ed è proprio per tali caratteristiche che il corpo umano ha un fabbisogno quotidiano di ferro tra i 10 e i 18 mg, che può arrivare a 30 mg in caso di donne in gravidanza. Non solo benessere fisico ma anche mentale, il ferro favorisce l’aumento della propria autostima, è in grado di migliorare la forza di volontà e la costanza, generare entusiasmo e contribuire ad essere più dinamici. A rimarcare queste sue proprietà anche il fatto che in diversi casi di depressione si è registrata una certa carenza di ferro.
Aiuto reciproco
Il ferro è quindi un elemento vivo, un metallo che crea idealmente un legame tra il Pianeta e chi lo popola. Un fedele compagno di vita che la natura ci ha voluto fornire, capace di trasformarsi a seconda delle esigenze, in alimento o in materiale da costruzione. Non solo un simbolo ma un concretismo unico, di cui bisogna però avere molto rispetto. Se è vero che gli esseri viventi hanno un ciclo di vita è altrettanto vero che questo metallo pesante percorre un cammino lungo un itinerario creato dall’uomo. Non va abbandonato, teme l’acqua e la corrosione che la ruggine può causare, in quel caso diventa pericoloso per tutto l’ecosistema che lo circonda e la nostra amata Terra non potrà più accettarlo a sé.
Il riciclo
La straordinaria mente umana ha ideato tante possibilità per la rigenerazione dei materiali ferrosi, praticamente illimitate, con notevole risparmio di materie prime ed energie. Basti pensare agli imballaggi in acciaio che, se raccolti e lavorati nel modo giusto, possono consentire di ottenere una serie infinita di nuovi prodotti. La prassi del riciclo deve essere considerata come un atto dovuto, un modo per ringraziare un elemento naturale che, giunto dalle profondità terrestri ha saputo integrarsi con la superficie e contribuire a migliorare la nostra vita. Il ferro ci ha dato tanto, ci ha aiutato, si è trasformato e con esso sono stati forgiati tanti strumenti che hanno accompagnato la storia. Quando è stato battuto ha saputo anche vestire l’abito dell’elemento decorativo.
Per fare in modo che questo ciclo continui, il rispetto dell’ambiente assume un ruolo sempre più fondamentale, saper gestire ciò che abbiamo comporta anche una visione futura. Non sprecare materiale e pensare a ciò che, magari in altre forme, ancora può dare alle future generazioni, rappresenta un passaggio importante in questo periodo di transizione che noi tutti stiamo vivendo.
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