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IL RAME, ESSENZA DELLA NOSTRA ECONOMIA

(L’ARTE DI) ROTTAMARE IL FERRO

<strong>LA NUOVA ETA’ DEL FERRO</strong>

Scuro Chiaro

Il suo nome è Doctor Copper

A Wall Street, nella City di Londra come a Piazza Affari circola da tempo una malignità: perché esistono gli economisti, i dottorati, i centri studi e le stime sull’economia quando c’è il rame? È infatti incredibile quanto questo metallo – il cui nomignolo negli ambienti finanziari è “Doctor Copper” riesca ad essere un precursore, una Cassandra o un Messia a seconda dei casi, delle direzioni che prenderà il mercato. In sintesi: quando il suo valore scende, solitamente scendono anche le borse. Se invece sale, salgono anche le quotazioni dei titoli. Ma c’è una ragione se questo metallo prezioso e industriale è in grado di anticipare o prevedere gli andamenti del pil globale: è il filo conduttore, per usare una metafora, di quasi tutta la nostra vita.

Metallo del presente

Il rame è infatti tanto raro quanto prezioso per molte attività. Non è un caso che questo “oro rosso” – altro soprannome – sia spesso oggetto di furti, per esempio dai cablaggi delle linee ferroviarie. È un metallo versatile, antibatterico, conduttore di calore e di elettricità (ricordate i tegami di rame dei nostri nonni?), resistente al tempo e alle alte temperature, ottimo per le giunzioni e con grande resistenza alla corrosione. Per cui viene usato nella manifattura, nelle costruzioni, nel settore energetico, in tutti gli apparecchi elettronici. È necessario per produrre i televisori di nuova generazione, gli smartphone, ogni tipo di cablaggio, ogni filo elettrico, nelle caldaie, nei pannelli solari, nelle tubature di acqua e gas. E’, inoltre, indispensabile per le batterie delle auto elettriche che dal 2035 dovrebbero le uniche che si potranno produrre in Europa.

E del futuro

Con il crescere dell’economia digitale e pulita negli anni a venire il nostro “oro rosso” sarà quindi sempre più richiesto. I sistemi di energia solare e fotovoltaica hanno bisogno di enormi quantità di rame, poiché esso è ad elevata alta conduttività e, quindi, garantisce consumi inferiori. Non a caso da ormai 7 anni le quotazioni non scendono mai al di sotto dei due dollari per libra. E negli ultimi mesi ha visto aumenti assai rilevanti, fino a raggiungere il record di 5 dollari a libra. Ovviamente, questo è stato un problema per chi il rame lo usava, ma in qualche modo – proprio perché le quotazioni di questo metallo anticipano i trend – trasmetteva fiducia. Si anticipava una ripresa del ciclo economico. Poi, purtroppo, le cose sono cambiate.

Il crollo

Nei primi sei mesi di quest’anno il valore del rame è sceso di circa il 20%, passando da 4,6 a 3,5 dollari a libra. Questo perché la domanda è in caduta libera e di conseguenza è in corso una profonda ristrutturazione dei prezzi. È in calo il settore edile, ma anche quello della produzione di televisori e cellulari. E, in ragione del caro energia e del problema degli approvvigionamenti legati alle forniture dalla Russia, il processo di transizione energetica è in forte rallentamento, per cui di rame c’è meno richiesta. Ma c’è qualcuno che dice che questo sono chiare avvisaglie di una nuova fase di contrazione dell’economia.

Mi manca il rame

Vedremo se anche questa volta Doctor Copper sarà precursore dei trend globali. Certo la sua importanza, strutturale e coessenziale all’economia, è evidente. Una controprova arriva da Gautam Adani, l’uomo più ricco dell’Asia, che ha annunciato la costruzione della più grande raffineria di rame di tutta l’Inda. Target dichiarato è liberare il Paese dalla dipendenza di altri fornitori esteri e in particolare dalla Cina, principale esportatore al mondo e avversario strategico regionale di Nuova Dehli. Ma ulteriori prove arrivano dalle opere di arte contemporanea realizzate da Arnaldo e Giò Pomodoro. O dal romanzo di Primo Levi “La chiave a stella” (vincitore del Premio Strega nel 1978), in cui si narrano caratteristiche e qualità di questo metallo. Insomma, nelle piazze finanziarie di tutto il mondo guardano al rame. Ma il mondo lo usa da sempre. Per tutto.

Grazie per aver letto anche questo articolo di Metalblog.it!

Il nostro focus, in sintonia con il Gruppo Fiori, è esplorare l’economia circolare dei metalli attraverso molteplici punti di vista e approfondimenti, con un tono tecnico, oggettivo e divulgativo. Parliamo soprattutto di metalli e mercati, ma anche di sostenibilità e ambiente, innovazione e tecnologia. 

Arrivederci a presto!

Buona lettura!

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