A novembre 2022 Assoambiente, associazione che rappresenta le imprese italiane che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche, ha presentato il consueto rapporto “L’Italia che Ricicla”.
Il risultato dell’analisi è l’immagine di un’Italia che si posiziona come leader (83,2%) in Europa per tasso di riciclo dei rifiuti, sia urbani che speciali, ed è seconda (21,6%) per tasso di circolarità, preceduta da Francia e seguita da Germania e Spagna. Il primato italiano viene confermato anche con riferimento al tasso di utilizzo di metalli provenienti dal riciclo, che denota il contributo offerto dai metalli riciclati al soddisfacimento della domanda complessiva: qui, il nostro Paese costituisce addirittura il parametro di riferimento tra le principali nazioni europee con il 47,2%, con Francia (39,3%), Germania (27,3%) e Spagna (18,5%) notevolmente più indietro. Una supremazia, quella del nostro Paese anche in questa specifica filiera del riciclo, che è possibile riscontrare anche andando a ritroso fino al 2012.
Al riciclo e alla sua “Industria”, dunque, è affidato un ruolo strategico, decisivo, nell’importante percorso che condurrà gradualmente alla transizione verde. Quello del recupero, infatti, rappresenta un anello all’interno della catena del valore in grado di rendere concreta l’economia circolare, rigenerare scarti e rifiuti trasformandoli in nuova materia da reimmettere nel ciclo produttivo e creando nuovo valore. Soprattutto, si tratta di un processo che permette un’alternativa all’importazione di materie prime vergini da Paesi instabili o a rischio.
IL GRUPPO FIORI ALL’AVANGUARDIA DEL RICICLO DEI METALLI
È in questo scenario che si colloca l’attività del Gruppo Fiori, operante dal 1947 nel mercato della raccolta e riciclo dei metalli e al quale Rai News ha recentemente dedicato un servizio. Oggi, dopo oltre 70 anni, l’azienda, situata alle porte di Bologna, continua a dare il proprio contributo affinché l’economia circolare diventi un processo consolidato, affiancando la tradizione all’innovazione. “Tradizione perché cerniamo i metalli a mano, e innovazione perché li separiamo e maceriamo puntando ai più elevati gradi di purezza per mezzo della tecnologia – spiega Alessandro Santini, Project manager nel settore R&D del Gruppo Fiori -. Annualmente, in questo modo, riusciamo a far uscire circa 200mila tonnellate di metalli pronti ad essere reimmessi nel ciclo produttivo”.
“UNA MINIERA” SOSTENIBILE
È per questo che l’azienda si definisce una “miniera moderna”: “Scaviamo nei rifiuti per trarre materie prime che riconquistano un posto nella catena del valore” – prosegue Santini. “Cerchiamo di stare al passo con i trend, del mercato automotive in particolare: grazie al riciclo dei motori elettrici – prima spediti in Cina, con una conseguente sottrazione di risorse per l’Italia e per l’Europa tutta – riusciamo a dar vita a dei prodotti destinati alle fonderie locali. Abbiamo pensato anche al fattore energetico da fornire ai nostri impianti: per questo, abbiamo investito nel fotovoltaico, grazie al quale riusciamo a risparmiare un buon 40% dei costi”.
Ogni giorno, dunque, si conferma il contributo di chi, come il Gruppo Fiori, lavora affinché la transizione verso un’economia più circolare non sia più un obiettivo ma un traguardo raggiunto.
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Il nostro focus, in sintonia con il Gruppo Fiori, è esplorare l’economia circolare dei metalli attraverso molteplici punti di vista e approfondimenti, con un tono tecnico, oggettivo e divulgativo. Parliamo soprattutto di metalli e mercati, ma anche di sostenibilità e ambiente, innovazione e tecnologia.
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